Percorsi pedagogici di sostegno alla genitorialità: quando e perché
Quando nasce un bambino nascono una mamma e un papà e inizia la meravigliosa avventura del diventare famiglia.
Famiglia è una parola che può assumere mille connotazioni diverse e mille significati, è il luogo emotivo che rappresenta la nostra Casa.
Diventare famiglia è un percorso che dura tutta la vita, a volte in pianura ma spesso in salita, e ci porta a confrontarci con piccole e grandi sfide quotidiane.
La rete sociale creata dalle famiglie sostiene il singolo e il gruppo, supporta le mamme e i papà nei momenti di dubbio e di fatica, offre la possibilità di confronto e spesso anche di conforto.
Sono, spesso, le stesse persone che vogliamo rendere partecipi dei piccoli traguardi raggiunti, dei successi familiari e personali, delle gioie che quando si condividono diventano ancora più belle e ricche di significato.
Eppure, a volte, sentiamo di aver bisogno anche di qualcos’altro.
Magari per una questione di privacy o perché abbiamo la sensazione di non essere compresi fino in fondo, magari perché la fatica di quel momento è generalizzata alla nostra rete, magari perché ci sono situazioni in cui tutto sembra troppo o per mille altri motivi, sentiamo il bisogno di andare oltre. Al tempo stesso una voce dentro di noi sostiene che tutto passa, tutti siamo cresciuti e abbiamo superato i momenti difficili, che chiedere un aiuto esterno significa ammettere che “da solo non ce la faccio” e questa cosa proprio non va giù.
La mia esperienza con le famiglie nei precorsi di sostegno alla genitorialità mi insegna invece che, spesso, fare quello sforzo per mettere a tacere quella vocina può portare grandi benefici.
Perché chiedere aiuto non significa che “non ce la faccio” ma che, piuttosto, sono in grado di attivare tutte le risorse possibili, anche quelle esterne, per superare un momento di difficoltà.
Ed è vero che quel momento potrebbe passare da solo come tante altre cose, ma magari accompagnare la nostra famiglia e i nostri figli nel modo giusto permette di trarre il meglio possibile da quella situazione trasformando una crisi in opportunità.
Si potrebbe scoprire, infine, di possedere molte più risorse di quanto inizialmente immaginato e allora sapremo che quel percorso avrà raggiunto il suo scopo e sarà stato realmente funzionale.
Dott.ssa Tiziana Calogero
Pedagogista